Fobia specifica

Nella fobia specifica l’individuo teme uno o più oggetti oppure una o più situazioni, anche se a volte l’oggetto temuto è realmente pericoloso, possiamo distinguere una fobia specifica da una normale paura dall’intensità della reazione sproporzionata rispetto al reale pericolo e dalla compromissione nella vita della persona. La reazione deve essere diversa dalle paure normali e transitorie che si verificano frequentemente nella popolazione. La quantità di paura vissuta può variare in base alla prossimità dell’oggetto o della situazione temuta . Inoltre, la paura o l’ansia, di fronte all’oggetto temuto, possono prendere la forma di un attacco di panico con tutti o solo alcuni dei sintomi. Un’altra caratteristica delle fobie specifiche e che la paura o l’ansia sono evocate quasi ogni volta che l’individuo viene in contatto con lo stimolo fobico. La paura e l’ansia sono spesso espresse in modo differente da bambini e adulti.

L’individuo evita attivamente la situazione, oppure se non è in grado di evitarla o decide di non evitarla, la situazione o l’oggetto fobici evocano paura o ansia intense. Evitamento attivo significa che l’individuo si comporta intenzionalmente in modo da prevenire o ridurre al minimo il contatto con gli oggetti o le situazioni fobici . I comportamenti evitanti sono spesso evidenti (per es., un individuo che ha paura del sangue il quale si rifiuta di andare dal medico), ma a volte possono essere meno evidenti (per es., un individuo che ha paura dei serpenti il quale si rifiuta di guardare immagini che assomigliano alla forma o alla figura dei serpenti). Molti individui con fobie specifiche hanno sofferto per anni e hanno modificato le loro abitudini di vita in modo da evitare il più possibile l’oggetto o la situazione fobici (per es., un individuo con diagnosi di fobia specifica, animali, che trasloca in una zona priva del particolare animale temuto). Perciò, essi non vivono più la paura o l’ansia nella vita quotidiana. In tali casi, i comportamenti evitanti oppure il continuo rifiuto di impegnarsi in attività che comporterebbero l’esposizione all’oggetto o alla situazione fobici (per es., ripetuto rifiuto di accettare offerte di viaggi di lavoro a causa della paura di volare) possono contribuire a confermare la diagnosi in assenza di palesi manifestazioni di ansia o panico.
Anche se gli individui con fobia specifica spesso riconoscono che le proprie reazioni sono eccessive, tendono a sovrastimare il pericolo nelle situazioni temute, e quindi spetta al clinico stabilire se sono sproporzionate o meno. Dovrebbe essere preso in considerazione anche il contesto socioculturale dell’individuo. Per esempio, la paura degli insetti può essere più sproporzionata in contesti in cui gli insetti fanno parte della dieta quotidiana. La paura, l’ansia o l’evitamento sono persistenti e durano tipicamente per 6 mesi o più La fobia specifica deve causare disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Gli individui con fobia specifica vivono tipicamente un aumento dell’attivazione fisiologica in previsione di, o durante l’esposizione a, un oggetto o una situazione fobici. Tuttavia, la risposta fisiologica alla situazione o all’oggetto temuti è variabile. Mentre gli individui con fobie specifiche situazionali, di ambiente naturale e di animali hanno più probabilità di manifestare un’attivazione del sistema nervoso simpatico, gli individui con fobia specifica sangue-iniezioni-ferite spesso presentano una risposta lipotimica vasovagale che e caratterizzata da una breve accelerazione iniziale della frequenza cardiaca con aumento della pressione sanguigna, seguita da una decelerazione del battito cardiaco e da una caduta della pressione sanguigna.

Negli Stati Uniti, la prevalenza a 12 mesi stimata per la fobia specifica e di circa il 7-9%. I tassi di prevalenza nei paesi europei sono in gran parte simili a quelli negli Stati Uniti (per es., intorno al 6%), ma sono generalmente minori nei paesi asiatici, africani e latinoamericani (2-4%). I tassi di prevalenza sono di circa il 5% nei bambini e di circa il 16% negli adolescenti dai 13 ai 17 anni. I tassi di prevalenza sono minori negli individui più anziani (intorno al 3-5 %), cosa che forse riflette la diminuzione della gravità a livelli subclinici. Le femmine sono più frequentemente colpite rispetto ai maschi, con un rapporto di circa 2:1, anche se i tassi variano a seconda dei differenti stimoli fobici. In altre parole, fobie specifiche relative ad animali, ambiente naturale e situazionali sono vissute prevalentemente da parte delle femmine, mentre la fobia sangue-iniezioni-ferite è vissuta quasi in egual modo da entrambi i generi.

A volte la fobia specifica si sviluppa in seguito a un evento traumatico (per es., essere attaccati da un animale o rimanere bloccati in un ascensore), all’osservazione di un evento traumatico occorso ad altri (per es., vedere affogare qualcuno), a un attacco di panico inaspettato verificatosi in quella che sarà la situazione temuta (per es., un attacco di panico inaspettato in metropolitana), oppure alla trasmissione di informazioni (per es., l’ampia copertura mediatica di un disastro aereo). Tuttavia, molti individui con fobia specifica non sono in grado di ricordare la ragione specifica dell’ esordio delle loro fobie. La fobia specifica si sviluppa di solito nella prima infanzia, nella maggior parte dei casi prima dei 10 anni. L’età media di insorgenza e tra i 7 e gli 11 anni, con una media intorno ai 10 anni. Le fobie specifiche situazionali tendono ad avere un’età di esordio tardiva rispetto alle fobie specifiche per l’ ambiente naturale, gli animali o il sangue-iniezioni-ferite. Le fobie specifiche che si sviluppano nell’infanzia e nell’adolescenza in genere presentano alti e bassi durante quel periodo. Tuttavia, le fobie che persistono fino all’età adulta hanno scarsa probabilità di andare incontro a remissione.

Nei bambini è importante tenere presente che possono esprimere la paura e l’ansia con pianto, scoppi di collera, immobilizzazione o aggrappamento e che i bambini piccoli non sono tipicamente in grado di comprendere il concetto di evitamento. Paure eccessive sono molto comuni nei bambini piccoli, ma in genere sono transitorie e causano compromissione moderata, perciò sono considerate appropriate rispetto allo stadio di sviluppo. In tali casi, non viene posta una diagnosi di fobia specifica. Quando viene presa in considerazione la diagnosi di fobia specifica in un bambino, è importante valutare il grado di compromissione e la durata della paura, dell’ansia o dell’evitamento, e se ciò sia tipico o meno del particolare stadio di sviluppo del bambino.

Nonostante la prevalenza della fobia specifica sia minore nella popolazione più anziana, essa rimane uno dei disturbi più comunemente vissuti in età avanzata. Quando si diagnostica la fobia specifica nelle popolazioni più anziane, bisognerebbe prendere in considerazione diversi aspetti. In primo luogo, gli individui anziani possono avere più probabilità di presentare fobie specifiche relative all’ambiente naturale, così come la paura di cadere e farsi male. In secondo luogo, negli individui più anziani la fobia specifica (come tutti i disturbi d’ansia) tende a manifestarsi in concomitanza con preoccupazioni mediche, tra cui la patologia coronarica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. In terzo luogo, è più probabile che gli individui anziani attribuiscano i sintomi dell’ ansia a condizioni mediche. In quarto luogo, gli individui più anziani possono avere più probabilità di manifestare l’ansia in maniera atipica (per es., con sintomi sia dell’ansia sia della depressione) e quindi avere più probabilità di giustificare una diagnosi di disturbo d’ansia senza specificazione. Inoltre, la presenza della fobia specifica negli adulti più anziani e associata a una diminuzione della qualità della vita e può costituire un fattore di rischio per un disturbo neurocognitivo maggiore.
Benché la maggior parte delle fobie specifiche si sviluppi nell’infanzia e nell’ adolescenza, e possibile che una fobia specifica si sviluppi a qualsiasi età, spesso come risultato di esperienze traumatiche. Per esempio, le fobie di soffocamento seguono quasi sempre un evento di quasi soffocamento a qualsiasi età.

Il trattamento di elezione per la fobia specifica è la terapia cognitivo comportamentale che si avvale di strategie e tecniche che permettono di superare il disturbo in breve tempo.