Il Disturbo di Dismorfismo Corporeo (conosciuto in passato come dismorfofobia) rientra nella categoria dei disturbi correlati al disturbo ossessivo compulsivo. L’elemento caratteristico del disturbo è la preoccupazione per uno o più difetti percepiti nell’aspetto fisico che fanno sentire la persona brutta, anormale o deforme. Le imperfezioni percepite possono non essere osservabili oppure apparire molto lievi ad un osservatore esterno. Le imperfezioni riguardano generalmente difetti lievi o immaginari rispetto al volto o alla testa, come ad esempio i capelli , l’acne, oppure eccessiva peluria. Altre preoccupazioni comuni dei soggetti con disturbo di dismorfismo corporeo riguardano la forma, le misure, la simmetria o qualche altro aspetto di naso, occhi, orecchie, bocca, labbra, denti, mascella, mento, guance o testa. Tuttavia ogni altra parte del corpo può diventare motivo di lamentele, inoltre la preoccupazione può riguardare simultaneamente diverse parti del corpo.
Una forma particolare di questo disturbo che si riscontra quasi esclusivamente nei maschi è il dirmorfismo muscolare che consiste nella preoccupazione rispetto al proprio corpo che viene percepito come troppo piccolo o insufficientemente muscoloso. Le persone con questo disturbo in realtà hanno un corpo normale o sono molto muscolosi. Spesso seguono una dieta, fanno esercizi in palestra in modo eccessivo, talvolta causandosi danni fisici . Alcuni fanno anche uso di steroidi androgeni-anabolizzanti e altre sostanze potenzialmente molto pericolose per la salute.
Le preoccupazioni sono intrusive, indesiderate e consumano tempo alla persona. Infatti l’individuo mette in atto comportamenti ripetitivi (ad esempio guardarsi continuamente allo specchio, stuzzicarsi la pelle, dedicarsi eccessivamente alla cura dell’aspetto fisico, camuffare i presunti difetti, cercare rassicurazioni..) o azioni mentali (ad esempio confrontarsi mentalmente con gli altri..) in risposta alla preoccupazione. La persona con disturbo di dismorfismo corporeo costantemente si analizza come fosse un valutatore esterno, nel fare questa valutazione ha una particolare distorsione sistematica ossia tale valutazione avviene con standard molto severi e per questo la persona non si piace e trova difetti.
Si ha così da una parte un’inflessione dell’umore che induce depressione e vergogna, dall’altro tentativi evitamento e rassicurazione (attraverso comportamenti e atti mentali tesi a eliminare, camuffare e rassicurare). Ne consegue un circolo vizioso che si autosostenta.
Il disturbo di dismorfismo corporeo esordisce prima dei 18 anni in circa due terzi delle persone affette. Le prime preoccupazioni sub cliniche iniziano in media intorno ai 13 anni per intensificarsi progressivamente fino ad arrivare al pieno disturbo, tuttavia in alcuni casi l’esordio è improvviso.
Alcuni studi epidemiologici riportano una prevalenza del disturbo nella popolazione generale che varia tra 0.7% e 2,4%. Nei pazienti dermatologici la prevalenza aumenta tra il 9% e il 12%, nei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia estetica tra il 3% e il 53%, nei pazienti con disturbo ossessivo compulsivo tra l’8% e il 37%, nelle persone con fobia sociale tra il 14% e il 42% (APA, 2014). Trattamento del disturbo la psicoterapia cognitivo-comportamentale è il trattamento di elezione nel disturbo di dismorfismo corporeo. La terapia si avvale di molte tecniche impiegate per il trattamento dei disturbi ossessivi compulsivi tra le quali esposizione con prevenzione della risposta, esperimenti comportamentali, tecniche cognitive volte ad identificare e modificare le credenze relative all’essere difettosi e a ridurre l’importanza a livello personale-valoriale dell’aspetto fisico.