Il disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle) è caratterizzato dal persistente stuzzicamento della pelle che causa vere e proprie lesioni cutanee. La pelle coinvolta nello stuzzicamento può essere sana oppure presentare delle irregolarità cutanee, come brufoli, punti neri, croste che il soggetto tenta di eliminare procurandosi, però, conseguenti lesioni ben più gravi. Lo stuzzicamento
infatti può avvenire sia con le unghie sia attraverso l’utilizzo di oggetti, ad esempio pinzette, spilli o forbici, che possono provocare ferite o cicatrici permanenti.
Oltre allo stuzzicamento possono essere presenti altre modalità, tra cui: sfregamento, spremitura e morsicamento della cute.
Solitamente, le emozioni che innescano il comportamento sono di ansia o noia; i soggetti riferiscono di provare, immediatamente prima di stuzzicare la pelle, un aumentato senso di tensione e un impulso irrefrenabile che, una volta attuato, genera gratificazione, piacere o sollievo.
Ne consegue che il soggetto non riesce a evitare l’attuazione del comportamento ed è incapace di controllare l’impulso di stuzzicarsi la pelle, provocandosi alterazioni cutanee evidenti.
Le zone più comunemente coinvolte riguardano il volto, le braccia e le mani. Le lesioni vengono spesso camuffate con i vestiti o il trucco. Nei casi più gravi, le persone possono evitare di uscire in luoghi pubblici a causa dell’imbarazzo e della vergogna connessa alle escoriazioni, con importanti limitazioni e compromissioni nella vita quotidiana a livello lavorativo, sociale o relazionale.
La maggior parte dei soggetti con disturbo da escoriazione trascorre, inoltre, molto tempo a stuzzicarsi la pelle, a volte anche diverse ore al giorno, e in certi casi ciò può causare addirittura quotidiane interferenze lavorative.
Il disturbo esordisce più comunemente durante l’adolescenza ma può manifestarsi dalla preadolescenza alla vecchiaia. Il disturbo colpisce prevalentemente le femmine: sembra che tre quarti o più delle persone affette siano femmine. Nella popolazione generale si stima che circa l’1,4% degli adulti soffrano di tale disturbo.
Può insorgere in concomitanza con una patologia dermatologica, come per esempio l’acne, o in seguito a eventi di vita molto stressanti e ansiogeni.
Presenta caratteristiche simili al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), al disturbo da dismorfismo corporeo e alla tricotillomania, spesso si riscontra proprio in comorbilità con questi disturbi.
Il trattamento d’elezione per il disturbo da escoriazione è la terapia cognitivo comportamentale. L’obiettivo principale è quello di modificare il comportamento, per bloccare quanto prima le lesioni cutanee. Innanzitutto, l’intervento mira a sviluppare nel paziente consapevolezza rispetto ai “campanelli di allarme” che scatenano lo stuzzicamento, identificando e monitorando le situazioni, i
pensieri e le emozioni che precedono il comportamento. Successivamente la persona imparerà a mettere in atto comportamenti alternativi e più funzionali che prevengano quello abituale.
Vengono fatti anche interventi di controllo dello stimolo allo scopo di modificare l’ambiente che circonda il paziente e ridurre al minimo gli stimoli sensoriali che scatenano il comportamento problema.