L’eiaculazione precoce è caratterizzata da persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione in seguito alla minima stimolazione sessuale; la condizione può verificarsi prima o poco dopo (circa un minuto dopo) la penetrazione e comunque prima che il soggetto lo desideri.
Molte persone con eiaculazione precoce riferiscono infatti una sensazione di mancanza di controllo dell’eiaculazione e una forte apprensione relativa alla difficoltà nel ritardarla.
Per parlare di eiaculazione precoce il problema deve manifestarsi in tutti o quasi tutti i rapporti sessuali ed essere presente come minimo per circa 6 mesi. Il disturbo causa inoltre notevole disagio e sensazioni di inadeguatezza, vergogna e umiliazione.
Il disturbo può insorgere fin dalle prime esperienze sessuali (eiaculazione precoce permanente) oppure iniziare successivamente a un periodo di funzionamento sessuale adeguato (eiaculazione precoce acquisita). In quest’ultimo caso l’esordio solitamente si presenta dopo i 40 anni.
L’eiaculazione precoce può, inoltre, presentarsi costantemente e al variare dei/delle partner (eiaculazione precoce generalizzata) oppure presentarsi solo in specifiche circostanze o con specifici partner (eiaculazione precoce situazionale).
L’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale maschile più diffusa, presente in circa il 30% degli uomini. Tale disturbo può essere più comune negli uomini con disturbi d’ansia, in particolar modo nei casi di fobia sociale.
Le cause del disturbo sono solitamente di tipo psicologico ma è necessario escludere qualsiasi eventuale condizione medica.
Le cause più comuni comprendono:
- prime esperienze sessuali caratterizzate da rapidità e nervosismo;
- ansia e distrazione causata da pensieri riguardanti la performance;
- scarsa attività sessuale;
- mancanza di tecniche di controllo eiaculatorio.
La terapia cognitivo comportamentale mira a incrementare la latenza eiaculatoria e ad aumentare il controllo dell’eiaculazione e, più in generale, il senso di autocontrollo.
Il trattamento del disturbo prevede diverse tecniche di intervento, tra cui la fase di psicoeducazione riguardante la conoscenza dell’anatomia sessuale e del ciclo di risposta sessuale, il miglioramento della consapevolezza del proprio corpo, la comprensione dei fattori sia fisiologici che psicologici coinvolti nel rapporto sessuale e l’analisi delle convinzioni riguardanti la sfera sessuale; la terapia comportamentale basata su una serie di prescrizioni ed esercizi sia per l’uomo che per la coppia; la terapia psicofarmacologica, per ritardare l’eiaculazione, con bloccanti alfa-adrenergici o antidepressivi serotoninergici che vengono gradualmente ridotti e sospesi una volta acquisito un maggior senso di auto-controllo.